19. Roncobello – Sentiero Gilberti – Mezzeno

Tempo di percorrenza: h 7.45

Difficoltà: E.D.

Dislivello in salita: m 1.580

Attrezzatura: scarponcini da trekking

Dalla pro loco di Roncobello (1.007 m) si segue l’itinerario 7 e si giunge alla chiesa della Costa Inferiore. Prima del sagrato si prende il sentiero che scende a destra e si risale l’altro versante fino alla Stalina. Attraversato il ritorno della Pista da fondo si imbocca il sentiero che entra nel bosco e che raggiunge l’andata della stessa Pista, sulla quale ci si immette. Essa va seguita fino a che si trova sulla sinistra il sentiero per il Menna (segnavia CAI n. 235). Si sale quindi per questo sentiero, si superano alcuni tornanti e si lasciano sulla sinistra una piccola sorgente e i sentieri per il Monte Pizzo e per la Corna Buca, sulla destra quello per la Baita di Bordogna. Al bivio che si trova appena oltre la Baita di Baresi o Baita dello Zoppo (1.383 m, 1.15 h di cammino) si va a sinistra e in prossimità del limite del bosco si trova l’inizio del Sentiero Gilberti che si stacca sulla sinistra (0.45 h dalla Baita di Baresi). Il sentiero (segnavia CAI n. 270) è intitolato alla memoria di Vittorio e Celso Gilberti e si sviluppa intorno ai 1.500 -1.650 metri di quota, a volte nel bosco, a volte in zone aperte. Superato un canale ghiaioso si arriva ad una lapide in legno a ricordo di Celso Gilberti: non lontano è stata appesa anche una croce per lui. Dopo circa 0.40 h dall’inizio del sentiero si arriva all’incrocio con il sentiero che sale verso la Croce del Pizzo (itinerario 20). Superatolo ci si porta sul versante nord del Pizzo e si procede in direzione est fino a raggiungere la conca tra Pizzo e Vindiolo, dopo altre 0.40 h di cammino. Arrivati al bivio con il sentiero che sale dalla Baita bassa del Vindiolo (itinerario 9), si piega a destra e si sale fino alla Baita alta del Vindiolo (1.610 m): percorso un altro breve tratto in salita nei pascoli, il sentiero si spiana, rientra nel bosco e piega verso est in una zona impervia sopra pareti strapiombanti, da attraversare con cautela. Oltrepassato un canale e ritornati nel bosco, si aggira un costone e si raggiunge il Ghiaione del Cavrarés: qui ci si immette sul sentiero per Capovalle (itinerario 20), lo si segue in salita per un centinaio di metri e, sotto la Grotta del Camillo (dove sgorga una sorgente) si arriva ad un bivio. Imboccato il sentiero pianeggiante sulla sinistra, si superano i pascoli del Cavrarés e si ricomincia a scendere. Oltre il Canale dell’Asino sotto il Corno Branchino si risalgono le pendici della montagna. Nei Pressi dei ruderi della Baita del Gat si incontra il sentiero della Cagna: seguendolo in salita si completa il Sentiero Gilberti che termina in corrispondenza della strada che collega la Conca di Mezzeno alla zona del Branchino (itinerari 13 e 14). Procedendo a sinistra lungo questa strada (segnavia CAI n. 219), si raggiungono i pascoli e le Baite di Mezzeno (1.591 m). Dopo 2.00 h di cammino dalla conca del Vindiolo, percorrendo uno sterrato, si arriva al parcheggio di Mezzeno, posto al termine della strada che sale da Roncobello (1.592 m, 5.20 h dalla partenza).

 

Si raccomanda estrema attenzione, e soprattutto si sottolinea il fatto che è un sentiero per ESCURSIONISTI ESPERTI, essendo il sentiero in alcuni punti pericolante.