Tempo di percorrenza: h 7.45
Difficoltà: E.D.
Dislivello in salita: m 1.580
Attrezzatura: scarponcini da trekking
Partendo da Roncobello (1.007 m) e percorrendo l’itinerario 19 fino al bivio per il Sentiero Gilberti, si prosegue in salita nel Vallone del Menna lungo il segnavia CAI n. 235 in direzione del Passo del Menna (2.002 m). Tale sentiero presenta varie diramazioni, ma alla fine, se si esclude quella per la Baita dei Muffi (itinerario 15) tutte convergono verso il passo, a cui si arriva dopo 3.15 h di cammino. Dopo averlo raggiunto si piega a sinistra e in prossimità della cresta si sale sulla traccia di sentiero che conduce in 1.00 h alla vetta del Menna (2.300 m). Proseguendo sulla cresta in direzione nord-est ci si trova dopo 0.45 h sulla vetta del Pizzo (2.274 m) (itinerario 12). Presa la cresta che scende a destra e superato un passaggio impegnativo, si arriva ai pascoli del Monte Vedro (conosciuto a Roncobello come Vindiolo), si supera il Passo del Vindiolo (1.974 m) e si arriva alla croce posta sopra la Val Vedra (2.054 m, 0.40 h dal Pizzo). In prossimità della cresta che offre una buona panoramica su Roncobello, si trova la traccia di sentiero che conduce al Passo di Val Vedra presso le Baite del Branchino (1.837 m, 0.30 h dal Vindiolo): qui c’è la colonnina del Soccorso Alpino da utilizzare per le emergenze. Incontrato il sentiero con segnavia CAI n. 222 lo si segue in direzione Passo del Branchino (1.821 m), raggiunto il quale si può vedere il Lago Branchino. Piegando a destra e scendendo in direzione ovest lungo il sentiero CAI n. 219, al primo bivio che si incontra si prende il sentiero sulla sinistra che porta ad un colletto da cui si vede la Val Secca. Da qui si inizia a scendere verso Capovalle: si arriva alla Grotta del Camillo dove si può trovare acqua, si percorre un breve tratto del Sentiero Gilberti (n. 270) in direzione della Baita alta del Vindiolo e lo si lascia poco dopo nel Ghiaione del Cavrarés per proseguire la discesa lungo un altro sentiero. Superato un canalone e dopo essersi abbassati di quota si arriva alla piazzola della Ial di Polèc. Attraversatala, si scende dritti allo sterrato di fondovalle, dove si piega a sinistra e si prosegue fino alla zona del Poiàt: qui si attraversa il Valsecca e si torna a Capovalle (1.132 m, 1.35 h dalle Baite del Branchino e 7.45 h dalla partenza).