Le Chiese

Chiesa di Bordogna (S. Maria Assunta)

Accanto alla chiesa parrocchiale si conserva ancora il campanile della chiesa preesistente, avente struttura a torre quadrata in pietra a vista, costruita con blocchi non lavorati. Tale campanile ha subito varie modifiche, tra cui l’inserimento di bifore sui lati est e ovest. L’ attuale chiesa parrocchiale venne costruita a partire dal 1715 sull’area della chiesa precedente, consacrata nel 1447, e consacrata col titolo di S. Maria Assunta nel 1737. La costruzione piuttosto severa all’esterno non presenta elementi particolarmente interessanti, ma all’interno vi sono opere di alto pregio (tele Ceresa).

Cappella a Bordogna dedicata a S. Rocco

In un’area anticamente destinata a cimitero, prospicente l’attuale sagrato della chiesa, fu costruita dal 1520 circa al 1526 una cappella in onore di S. Rocco, invocato a protezione della peste, che in quegli anni affliggeva l’Alta Valle. Vano con altare, chiuso su tre lati, e antistante portico con arcate laterali e in facciata. Questo sistema di arcate genera all’interno del portico una volta a crociera ed è sormontata da un tetto a capanna. Nel Seicento le arcate laterali furono in parte chiuse, lasciando solo delle finestre semicircolari, per garantire riparo dalle intemperie. In un secondo tempo gli archi furono definitivamente tamponati. Negli anni successivi alla costruzione furono realizzati gli affreschi all’interno.

Chiesa di Forcella (S. Giovanni Battista)

È considerata tradizionalmente la chiesa più antica della Valsecca, ma la prima attestazione documentaria finora nota risale solo al 1436. La chiesa, ubicata in alto rispetto all’abitato della Forcella, è disposta parallelamente alla curva di livello e alla mulattiera. È a navata unica con una piccola cappella; aderente alla facciata vi era un portico, ora trasformato in vano chiuso. Nella frazione di Forcella è visibile la casa natale del Cardinale Felice Cavagnis.

Chiesa di Baresi (S. Giacomo Maggiore)

La chiesa, realizzata tra il 1750 e il 1774, sorge sul sedime della precedente chiesa parrocchiale, fondata nel 1463. Dalla vecchia chiesa provengono diversi dipinti, fra cui un opera inedita di Antonio Gandino raffigurante l’Immacolata e una di Carlo Ceresa (S. Giovanni Battista, S. Carlo Borromeo e S. Antonio da Padova). La facciata a due ordini sovrapposti, con timpano curvilineo, fu ripulita e restaurata nel 1935 e nuovamente tinteggiata nel 1967. Il campanile fu sopraelevato nel 1928 da Pietro Brozzoni.

Oratorio Baresi-Roncobello (S. Rocco)

In origine semplice cappella di via, fu costruito sul confine tra due comuni (Baresi e Ronco) segnalato con una croce tutt’ora incisa sulla roccia affiorante davanti l’ingresso. Costruito prima del 1536, fu eretto in occasione delle ricorrenti epidemie di peste.

Chiesa Parrocchiale di Roncobello (S. Pietro e Paolo)

Si sa per certo che in località Ronco nell’alta valle esisteva una cappella dedicata ai santi Pietro e Paolo assai prima del 1538, anno della fondazione della parrocchia.
la bella chiesa attuale fu però costruita molto più tardi, tra il 1745 e il 1775. La facciata è a due ordini, con statue nelle quattro nicchie e timpano regolare. Nel portichetto laterale ci sono elementi antichi. L’interno sorprende per la fastosità delle decorazioni al limite dell’eccessivo. Molto ammirata è la tribuna dell’a ltar maggiore, in legno dorato, ad ordini sovrapposti, con colonnine tortili, statuette nelle nicchie, lesene con testine d’angelo e fini intagli. Il bel campanile, in pietra rossa locale, fu elevato prima dell’attuale chiesa, nel 1745, e fu restaurato nel 1934.

Oratorio Costa Inferiore (Immacolata)

All’altare dell’oratorio, la cui costruzione fu autorizzata nel 1721, vi è una pregevole tela raffigurante la Madonna Immacolata con San Giovanni Battista e San Carlo Borromeo, datata 1795.
Interessante anche la serie inedita di quattro piccole tele attribuibili a Giovanni Carobbio.

Oratorio di Capovalle (Madonna delle Valanghe)

Edificata nel 1675, si presenta in un’unica navata, un solo altare, un portico antistante la porta d’ingresso e la sagrestia. La particolare dedizione di tale chiesetta è dovuta all’adempimento di un voto, formulato da tutta la popolazione locale, minacciata da un’enorme valanga che incombeva sulla frazione.